Per parecchi decenni il compositore, pittore e giornalista Peter Mieg ha lasciato il segno in diversi ambiti della vita culturale svizzera, facendosi conoscere anche al di fuori delle nostre frontiere.
Nato il 5 settembre 1906 a Lenzburg (Canton Argovia), Peter Mieg cresce nella casa paterna, immerso in un’atmosfera improntata all’amore per l’arte, e comincia a comporre già nel 1918. Dopo aver conseguito la maturità al liceo di Aarau si trasferisce a Zurigo, Basilea e Parigi dove compie i suoi studi in storia dell’arte, archeologia, storia della musica, letteratura francese e tedesca. Contemporaneamente completa la sua formazione di pianista con Emil Frey e Hans Münch. I suoi frequenti soggiorni nella capitale francese gli permettono di essere testimone della vita culturale e intellettuale degli anni 30. Infatti la cultura francese esercita su di lui un influsso decisivo. Dopo aver scritto nel 1933 la sua tesi sull’acquarello svizzero moderno, Mieg approda al giornalismo e alla critica letteraria, dedicandosi allo stesso tempo alla composizione musicale e alla pittura. A partire dal 1942 accoglie i suggerimenti di Frank Martin nel campo della composizione. All’inizio degli anni 50 sceglie definitivamente il mestiere di compositore. Mieg compone esclusivamente su commissione (Orchestra della Tonhalle di Zurigo, Orchestra da camera di Zurigo, Festival Strings Lucerne e altri) e i suoi lavori vengono regolarmente eseguiti in Svizzera e all’estero.Tuttavia, a partire dal 1961, organizza anche numerose mostre di acquarelli e guazzi. Eccezion fatta per alcuni anni in cui ha vissuto altrove, Mieg trascorre tutta la sua esistenza a Lenzburg nella casa „Sonnenberg“ dove compone, dipinge e scrive, ricevendo gli amici e coltivando contatti con musicisti (Arthur Hongger, Bohuslav Martinu, Aleksandr Čerepnin, Gottfried von Einem) e scrittori (Hermann Burger, J. R. von Salis). Muore il 7 dicembre 1990 a Aarau all’età di 84 anni.Influenzato dalla sua giovinezza a Lenzburg e dalla cultura francese, Peter Mieg era una personalità colta e raffinata che univa una grande sensibilità e una notevole acutezza di giudizio all’allegria e all’ironia più sottili.
La creazione musicale è al centro dell’opera di Mieg. Comprende circa 135 composizioni (una sinfonia, vari concerti solisti, sonate per diversi strumenti, sonate per pianoforte, quartetti d’archi...) in cui Mieg sviluppa un neoclassicismo molto personale. La sua opera pittorica annovera centinaia di acquarelli e guazzi: fiori, nature morte, interni e paesaggi. Numerosi sono anche gli scritti che spaziano dagli articoli di giornale ai contributi per diversi libri e riviste. A tutto questo bisogna aggiungere la corrispondenza con varie personalità artistiche e i lavori letterari e autobiografici.
La fondazione Peter Mieg si pone come obiettivo di mantenere in vita l’eredità artistica del compositore, pittore, cronachista, e soprattutto del musicista Mieg.
Traduzione: Stefano Beretta